Alessandro Bonato dirige Paolo Carlini

Pubblicato Giovedì, 29 Aprile 2021
Data di scadenza Giovedì, 29 Aprile 2021
Teatro Verdi
Via Ghibellina, 99
Firenze

Giovedì 29 aprile ore 21, toni cupi e tormentati di Sibelius e Mozart con specialità solistiche di Nino Rota per il fagotto di Paolo Carlini, in streaming dall’Orchestra della Toscana

Il quinto dei concerti dell'ORT fra Luce e Oscurità va in streaming con una variazione nel programma: sul podio Alessandro Bonato sostituisce Andrea Battistoni.

Il testimone resta comunque a un giovane emergente, Alessandro Bonato è infatti il direttore d'orchestra più giovane d'Italia. Classe 1995, al suo debutto con l’ORT, è il direttore principale dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana dallo scorso gennaio (carica che lo annovera come il più giovane direttore tra le ICO Italiane). 

La variazione al programma aggiunge al Concerto per fagotto di Nino Rota, musiche di Sibelius e Mozart. Del compositore finlandese Jean Sibelius ascolteremo il Valse Triste che con i suoi toni melanconici è diventato ormai un simbolo per la nazione nordica. Il brano riprende le musiche di scena che Sibelius aveva scritto per il dramma del cognato Arvid Järnefelt, Kuolema (La morte). L’opera narra la vicenda di un ragazzo diciannovenne che veglia la madre morente, e si assopisce proprio quando la donna, in un dormiveglia, si immagina di essere a un ballo, e di incontrare uno sconosciuto che è la morte personificata. Ad accompagnare questa scena di delirio, c’è il Tempo di valse lente che l’autore ribattezzò poi Valse triste nella versione rivista e pubblicata del 1904. Il dramma non ebbe grande successo, ma le note di Sibelius, con tutta la sua intensità racchiusa in soli sei minuti, è diventato una pietra miliare del Novecento.

Segue un altro autore che ha a suo modo caratterizzato il secolo scorso con la sua musica da film: Nino Rota, divenuto l'alter ego musicale di Federico Fellini, componendo le musiche per tutti i film del Maestro riminese dal 1952 al 1978. Ne ascoltiamo un brano meno famoso del suo ampio catalogo. Nel Concerto per fagotto e orchestra, scritto nel 1977 (due anni prima della sua scomparsa), ritroviamo lo stile “cinematografico” del compositore milanese, ovvero quel linguaggio ottocentesco, fedele al primato della melodia. È un brano di riferimento nella sperimentazione di questo strumento, qui interpretato dal primo fagotto dell’ORT, Paolo Carlini. La serata si chiude con uno dei modelli più importanti per i compositori dell’Ottocento, secolo che riecheggia nelle note dell’intero programma: la Sinfonia n.40 di Mozart. Appartiene all’ultima stagione creativa del genio di Salisburgo e fu considerata all’epoca esempio di grazia e leggerezza; oggi appare in una luce introspettiva e drammatica. Fu scritta insieme alle altre due ultime sinfonie (n.39 e n.41), nel giro di pochi mesi estivi del 1788 (in 45 giorni, dal 26 giugno al 10 agosto!), uno dei periodi più bui e tormentati dell’esistenza del compositore, tra la delusione del debole successo del Don Giovanni e le ristrettezze economiche. Il tormento e i colori cupi si traducono qui nella tonalità in sol minore, adottata da Mozart nella composizione sinfonica due sole volte.

Giovedì 29 aprile ore 21:00 ALESSANDRO BONATO direttore,  PAOLO CARLINI fagotto Orchestra della Toscana. Jean Sibelius / Valse triste, Nino Rota / Concerto per fagotto e orchestra, Wolfgang Amadeus Mozart / Sinfonia n.40 K.550

In streaming sui canali You Tube e Facebook dell'Orchestra della Toscana