I promessi sposi

Pubblicato Venerdì, 06 Marzo 2020
Data di scadenza Sabato, 07 Marzo 2020
Teatro di Rifredi
Via Vittorio Emanuele II, 303
FIRENZE

!! EVENTO ANNULLATO !! Venerdì 6 e sabato 7 marzo ore 21 al Teatro di Rifredi in prima nazionale va in scena I PROMESSI SPOSI ovvero: questo spettacolo non s'ha da fare

Venerdì 6 e sabato 7 marzo ore 21 Pupi e Fresedde-Teatro di Rifredi Centro di Produzione Teatrale, I PROMESSI SPOSI ovvero: questo spettacolo non s'ha da fare, riduzione teatrale da Alessandro Manzoni di Angelo Savelli, regia di Angelo Savelli e Ciro Masella con Federico Calistri, Olmo De Martino, Antonio Lanza, Fabio Magnani, Simone Marzola, Diletta Oculisti, Elisa Vitiello, musiche di Federico Ciompi, assistenti alla regia Pietro Grossi e David Cintolesi, spettacolo in abbonamento Il teatro? #bella storia!

Una fresca Compagnia composta da giovani attori porta in scena, una delle più originali, ma spesso ignorate, peculiarità del capolavoro manzoniano: l'ironia. La regia è firmata a quattro mani dallo stesso Savelli con Ciro Masella. L’idea di partenza di questa trasposizione teatrale de “I Promessi Sposi” è la convinzione che dentro questo grandioso romanzo storico ci sia in realtà una deliziosa commedia: o meglio due. La prima è la commedia della gente semplice, quasi una “commedia dell’arte” in cui due umili innamorati cercano tra mille peripezie di fare la cosa per loro più naturale: sposarsi. La seconda è la commedia delle umane passioni, una commedia filosofica, dove un’intera umanità di popolani e di signori, di buoni e di cattivi, di galantuomini che aspirano a far del bene senza riuscirci e di malvagi che s'ingegnano a far del male senza riuscirci, arranca, tra gli accidenti della Storia, verso un approdo dove solo un occhio esterno ed imperscrutabile – la Provvidenza? il Caso? - distribuisce premi e punizioni. Per raccontare la prima, tutta azione e travestimento, strepito e finzione, si è inscenato un piccolo teatrino dalle cadenze scherzose. Per raccontare la seconda si è spogliato questo teatrino fino alla nudità esistenziale delle vite dei personaggi. Nella prima domina il Seicento, il secolo della sistematica violazione del Diritto, rappresentato nello spettacolo da tre figure emblematiche: Azzeccagarbugli, l’avvocato che non fa giustizia ma la ingarbuglia per venderla al miglior offerente, Don Abbondio il prete che non segue la religione ma le intimazioni dei prepotenti e Don Rodrigo, il nobile che non governa i suoi sudditi ma sottrae loro le mogli. Il culmine catastrofico della prima commedia è “la notte degli inganni” che è anche il momento a partire dal quale la seconda prende il sopravvento. In questa seconda commedia non c'è quasi più azione ma piuttosto la deriva dei personaggi: tra questi Don Ferrante e Donna Prassede, ingiustamente considerati personaggi minori. Ambedue le commedie confluiscono poi nell’immancabile lieto fine, nel quale però - come nota Giovanni Macchia - “si respira un'aria che turba”. Infatti su tutti e tutto si stende l'ala della Provvidenza che, come un grande occhio indifferente alle passioni umane, getta il suo sguardo fatale sul compiersi degli eventi.


BIGLIETTERIA
Teatro di Rifredi - via Vittorio Emanuele II, 303 Firenze
dal lunedì al sabato ore 16.00 – 19.00 tel 055.422.03.61 – 2

INFORMAZIONI  biglietteria@toscanateatro.it  Prezzi intero € 16 - ridotto € 14

Rassegna “Domenica famiglie a teatro”: adulti € 10 - bambini € 8