Data di scadenza Sabato, 14 Settembre 2019
Sabato 14 settembre ore 16.30 c'è Iniziali, uno spazio per rendere la differenza un potenziale espressivo, un laboratorio inclusivo di esplorazione ed espressione sul corpo
INIZIALI.Lab è un laboratorio inclusivo di esplorazione ed espressione sul corpo e il movimento sensibile alla differenza. Il progetto, al suo quarto anno di attività, riguarda un gruppo integrato di adulti tra cui alcuni con Sindrome di Down, che invita alla pratica della ricerca corporea e del movimento. Il progetto si propone di indagare i processi trasformativi sul linguaggio del corpo e della danza creando uno spazio di ricerca personale ed espressiva attraverso la cura della relazione e la creazione di comunità. Il laboratorio è sempre aperto a nuove persone che desiderano intraprendere il percorso: ragazzi e adulti senza o con disabilità intellettiva che abbiano autonomia nella gestione personale e nell’accompagnamento. I principi etici del progetto riguardano l’accoglienza: promuovere la partecipazione di persone con diversi livelli di complessità di linguaggio e il dialogo: creare eventi artistici di condivisione espressiva con la comunità attraverso il corpo e la parola in diversi spazi del territorio. La particolarità di questa proposta consiste nel creare un Luogo. Luogo inteso come sistema complesso, come sistema aperto che comunica col mondo, lo guarda, lo riguarda, pone delle questioni. Questioni sulla differenza, sul diritto di parola, sul diritto di essere corpo: un corpo che danza/parla. Si vuole dare luogo ai processi di un corpo che voglia prendere parola, dire qualcosa. Questa comunicazione ha come interesse specifico le differenze proprie delle persone che si esprimono, la quale costituisce un valore assoluto, rintracciare delle linee di riflessione sullo stare del corpo e sul suo comunicare.
IN.dialogo Il progetto Iniziali apre le sue pratiche di ricerca espressiva attraverso una serie di appuntamenti volti ad offrire esperienze e arricchirsi del dialogo con la comunità, intendendo il dialogo come una pratica collettiva attraverso la parola: artistica, sociale e politica. Iniziali è uno spazio creato per dare valore alla differenza e permettere al suo potenziale espressivo di operare per creare pensiero e bellezza. Per questo si invitano ragazzi, famiglie, insegnanti, operatori e cittadini ad entrare e praticare in.dialogo.
- 7 Settembre, ore 16.00-18.00 laboratorio
- 14 Settembre, ore 16.30-18.30 Murate ArtLab (prenotazione obbligatoria)
- 27 Settembre, ore 17.00-19.00 laboratorio
“In questo ultimo incontro saremo molto felici di incontrare ragazzi, famiglie e associazioni, insegnanti e istituzioni per praticare insieme, o osservare il nostro lavoro e parlare della pratica della bellezza attraverso l’espressione artistica come valorizzazione della differenza e strumento di creazione di comunità, vorremo guardare insieme alle motivazioni e ai desideri affinché il progetto possa svilupparsi da un pensiero collettivo e con la rete delle persone che lo condividono”.
INIZIALI_LAB è curato da Marta Bellu in collaborazione con Angela Burico e Gabriele Gonzi, ed è frutto della residenza d’artista presso Le Murate. Progetti Arte Contemporanea. In.dialogo 2019 è una produzione Versiliadanza con il sostegno di MIBAC, Regione Toscana, Le Murate. Progetti Arte Contemporanea.
MARTA BELLU È danzatrice, psicologa e istruttrice di programmi Mindfulness based, ricercatrice del corpo e della mente. Inizia i suoi studi al Balletto di Toscana e approfondisce lo studio della danza contemporanea con diversi maestri e percorsi trasversali: s dicata allo studio di teatro, voce e performance in un percorso di Formazione Professionale in Coreografia Interdiscliplinare e frequentando la scuola di Teatro Sociale e Performing Arts. Dal 2014 si occupa di progetti di ricerca artistica tra cui Iniziali e How to do Things with Words con cui vince il sostegno da ADAC Association of Dance and Contemporary Arts in Tuscany, un lavoro sul linguaggio che parte dal dialogo con la composizione musicale in continua trasformazione che prosegue in una ricerca che indaga la relazione tra pratiche contemplative, suono e linguaggio all’interno del progetto Where else?