La bellezza nella commedia di Dante

Pubblicato Sabato, 25 Settembre 2021
Data di scadenza Domenica, 05 Giugno 2022
Biblioteca delle Oblate
Via dell'Oriuolo, 24
Firenze

Da sabato 25 settembre ore 17 la seconda parte del ciclo di incontri a cura di Anita Norcini Tosi sui principali temi della Divina Commedia

In occasione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, la Biblioteca delle Oblate propone un ciclo di conferenze La bellezza nella commedia di Dante: fra Eros-Agape e Thànatos, orientato sui temi principali della Divina Commedia con la finalità di creare, oltre la comprensione, una condivisione empatica con il pensiero e il sentire di Dante Alighieri.

Gli incontri si svolgono online o in presenza nel rispetto delle norme vigenti al momento della realizzazione e in base alla situazione sanitaria in corso. Per informazioni è necessario contattare la Biblioteca delle Oblate. Il primo incontro si svolegrà su piattaforma Zoom

Programma

sabato 25 settembre ore 17
Il tema dell’eresia nella Cantica dell’Inferno
Trattando dell’eresia Dante fa riferimento al significato della parola stessa: è la dottrina che si oppone direttamente e in contraddizione a una verità rivelata e proposta come tale dalla Chiesa cattolica.

sabato 16 ottobre ore 17
Il tema del Bene e del male nelle tre Cantiche
Nella Divina Commedia è evidente la contrapposizione fra bene e male, il primo rappresentato ideologicamente dal Paradiso e il secondo dall’Inferno. Il male nella sua concretezza visibile è il buio dell’oscurità della selva infernale dal quale sono bandite le stelle.
Il bene è la pienezza di amore e vita, quale essenza dell’Essere Assoluto, che solo il santo può gustare.

sabato 27 novembre ore 17
La trascendenza nella Cantica del Paradiso
Dante era consapevole di aver scritto un “poema sacro“ e il suo essere teologo lo indirizzava a scrivere un’opera che si potesse definire la “Bibbia ontologica“ cioè la scrittura che unisce la dimensione umana con quella divina.

Incontri - primavera 2021

venerdì 30 aprile ore 17
La Firenze di Dante: fra politica e religione
La politica riveste un interesse partecipato nella vita di Dante non solo all’interno del comune fiorentino prima dell’esilio ma anche nel proseguo della sua vita, e ne tratterà compiutamente nell’opera De Monarchia composta negli anni 1311-1313.
Se da una parte Dante ravvisa la necessità di una unità imperiale che garantisca la pace, affinché l’uomo possa perseguire il fine della sua vita ovvero la felicità al tempo stesso, sottolinea l’importanza della presenza di una autorità morale e religiosa cui far riferimento, da lui identificata nel papato. Quindi, unità territoriale in una realtà politica unica e riferimento morale appaiono come la possibilità di garanzia di una condizione che permetta la crescita in coscienza della persona.

sabato 5 giugno ore 17
Il tema dell’amore nelle tre Cantiche
Dante è una persona radicata nella sua epoca e ciò che gli dà la visione di un futuro di speranza migliore per gli uomini è la dimensione da lui partecipata dell’Amore. L’Amore nella Divina Commedia è ovunque: passionale e familiare, terreno e divino, disperato e soave ed è proprio questo a costituire la vera spinta che induce Dante a intraprendere la composizione del Sommo Poema. L’Amore dantesco traspare dalle grandi figure femminili di cui è disseminata l’opera, è un sentimento che fa vibrare le corde dello spirito ma è anche strettamente legato alla morte.