La grande festa

Pubblicato Mercoledì, 13 Luglio 2022
Data di scadenza Mercoledì, 13 Luglio 2022
Palazzo Medici Riccardi
Via Cavour, 3
Firenze

Il 13 luglio nel giardino di Palazzo Medici Riccardi va in scena uno spettacolo che rievoca le nozze di Cosimo I de’ Medici e Eleonora di Toledo ( già sold out )

Basta chiudere gli occhi per trovarsi come per magia nell’estate del 1539, quando Palazzo Medici ospitò festeggiamenti grandiosi, organizzati per celebrare le nozze di Cosimo I de’ Medici con Eleonora di Toledo.

In occasione del cinquecentenario della nascita di Eleonora (1522-2022) la Città Metropolitana di Firenze e MUS.E, in collaborazione con l'Ufficio Patrimonio Mondiale del Comune di Firenze, presentano per la sera di mercoledì 13 luglio (alle ore 18.30 e alle ore 20.30) un grande spettacolo che ripercorre gli aspetti salienti di quell’evento offrendo agli spettatori un viaggio indietro nel tempo, tra le danze, le musiche, i personaggi storici e allegorici che animarono il palazzo a inizio luglio 1539.

Dopo cinque secoli, il pubblico che presenzierà mercoledì 13 luglio potrà rivivere le atmosfere e le suggestioni di questo raffinato evento grazie allo spettacolo “La grande festa” realizzato dalla Compagnia Nazionale Danza Storica con la regia di Nino Graziano Luca: le fonti sono state i fondamenti su cui costruire un evento di grande suggestione, che porterà in scena elementi tratti o ispirati dagli stessi festeggiamenti. Fra le eleganti colonne del cortile mediceo, alla presenza del duca Cosimo I e della duchessa Eleonora, interpretati da Alberto Galligani e da Florinda Nesticò, sarà quindi possibile prendere parte a un evento d’eccezione, grazie a uno spettacolo di danze e di musiche che traggono la loro matrice nel Cinquecento per giungere fino alla contemporaneità.

Oltre alle esecuzioni dei danzatori, in abiti rinascimentali, torneranno a sfilare i personaggi allegorici: Apollo con i capelli biondi cinti da una corona di alloro “vestito di taffettà chermisi” e “un coro di Muse”, la bella Flora “con cinque ninfe d'intorno” e un breve estratto dalla commedia Il Commodo di Antonio Landi.