Landscape/Soundscape

Pubblicato Domenica, 17 Novembre 2024
Data di scadenza Domenica, 17 Novembre 2024
Combo Social Club
Via Mannelli, 2
Firenze

Il 17 novembre ore 18 al Combo social club un esperimento scenico pensato per un pubblico con eventuale disabilità visiva, liberamente ispirato a Landscape di Harold Pinter

Prosegue Komorebi, la luce che filtra, rassegna a cura di Stazione Utopia per Autunno Fiorentino 2024 con Landscape/Soundscape in scena il 17 novembre ore 18 al Combo social club.

Una creazione originale ispirata all’atto unico Landscape di Harold Pinter (1959) e all’omonimo passo a due firmato da Alice Catapano (2023). È un esperimento scenico pensato per un pubblico con eventuale disabilità visiva.

All’interno del “paesaggio” che dà il nome alla breve pièce di Pinter, si trovano un uomo e una donna con il loro bagaglio di ricordi, desideri, visioni. La coppia di personaggi è agita e moltiplicata da due coppie sceniche, un’attrice e un attore, una danzatrice e un danzatore, che proiettano nello spazio - grazie a parola e movimento - il vano rincorrersi di due immaginari divergenti.

Note di regia di Marco Di Costanzo

Se dovessi condensare in una sola parola questo esperimento, sarebbe senz’altro sinestesia. Tutto comincia con una proposta di Stazione Utopia a Alice Catapano: realizzare una coreografia a partire dal testo teatrale Landscape di Harold Pinter, un atto unico in cui non accade niente, tutto centrato solo sulla forza evocativa della parola. Il passo a due creato da Alice Catapano nel 2023 è quindi il primo atto sinestetico, ovvero la traduzione di un testo (destinato all’udito) in una combinazione di movimenti (destinati alla vista). 

Non si tratta di escogitare una serie di strategie per rendere la danza più “accessibile” - come per esempio fornire un’audio-descrizione poetica o permettere al pubblico di toccare le scenografie e i costumi -, ma di tenere ben presente fin dall’inizio del processo creativo la corretta immagine di “pubblico”, avendo cura di non escludere dai destinatari del lavoro eventuali spettatori ciechi o ipovedenti.

Questo ci ha portato a riflettere sul concetto di fruizione di un’opera scenica: che cosa dovrebbe trasmettere uno spettacolo? In ultima analisi, esso veicola una serie di immagini, che si combinano nella mente dello spettatore a formare una grande immagine complessiva, frutto di contrasti, nessi, risonanze, associazioni.

L’immagine percepita all’interno del sé, la rappresentazione che la mente crea sulla base degli stimoli sensoriali, è comune a tutti, vedenti o non vedenti. È tale comunanza che abbiamo usato come bussola per questo esperimento, per questa ricerca.

Komorebi è un progetto di Stazione Utopia realizzato con il contributo di Comune di Firenze / Autunno Fiorentino 2024,

Tutti gli eventi e gli spettacoli sono a ingresso gratuito prenotazione obbligatoria tramite il sito www.stazioneutopia.com