Mostra I Fiori del Male

Pubblicato Mercoledì, 17 Ottobre 2018
Data di scadenza Mercoledì, 31 Ottobre 2018
Università degli Studi Biblioteca Umanistica
Piazza Filippo Brunelleschi, 4
FIRENZE

Mercoledì 17 ottobre ore 17.00 inaugurazione della mostra foto-documentaria dedicata alle donne ricoverate in manicomio durante il periodo fascista

L'evento è inserito nell'ambito del Festival dei Diritti, la rassegna dedicata al tema della lotta contro la violenza sulle donne, gli stereotipi di genere e le discriminazioni lgbti.

La mostra "I fiori del male" al Centro Linguistico dell'Università di Firenze sulle donne ricoverate in manicomio durante il periodo fascista e nasce dalla volontà di restituire voce e umanità alle tante recluse che furono estromesse e marginalizzate dalla società dell’epoca. 

Figlie, madri, mogli, spose, amanti: sono le donne le protagoniste della mostra a cura di Annacarla Valeriano e Costantino Di Sante "I fiori del male", in programma da mercoledì 17 a mercoledì 31 Ottobre alla Biblioteca Umanistica dell'Università di Firenze (Corridoio Brunelleschi e Sala Comparetti), in piazza Brunelleschi 4

L'iniziativa è stata realizzata dalla Fondazione Università degli Studi di Teramo in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale della Asl di Teramo e l'Archivio di Stato di Teramo. Si tratta di un progetto foto-documentario dedicato alle donne ricoverate in manicomio durante il periodo fascista, anche a causa dell'ampliamento del concetto di devianza tipico del ventennio. Raccolta di nomi femminili ai cui volti sono affiancati diari, lettere, relazioni mediche - che attingono in larga parte dall'archivio storico del manicomio Sant'Antonio Abate di Teramo - e che restituiscono l'insieme di pregiudizi che hanno alimentato storicamente la devianza femminile.

La mostra, che riprende il titolo da una delle più famose raccolte liriche di Charles Baudelaire, ideata e promossa con la collaborazione di Libere Tutte, Arci, Cgil Firenze e Metropoli nasce dalla volontà di restituire voce e umanità alle tante recluse che furono estromesse e marginalizzate dalla società dell'epoca. Divisa in 6 sezioni fa riflettere sia sulla storia manicomiale del nostro Paese, sia sulle donne che furono colpite dalle misure restrittive.