Musica Divina, sei nuovi concerti

Pubblicato Giovedì, 25 Marzo 2021
Data di scadenza Giovedì, 25 Marzo 2021
Teatro Verdi
Via Ghibellina, 99
Firenze

Giovedì 25 marzo l'ORT - Orchestra della Toscana dedica la sua seconda parte di “Musica Divina” al concetto della Luce e le sue alternanze

Il buio, l'oscurità, altro non è che assenza di luce. In chiave dantesca, la totale assenza di luce è l'Inferno. Il viaggio di Dante è un viaggio verso la luce, che parte dal buio (quello della condizione umana imperfetta) verso la visione di Dio nel Paradiso. Parte del cartellone è incentrato sul Novecento; secolo, che tra guerre, boom economico, sviluppo tecnologico e sperimentazione, racchiude un'infinità di suoni, svariati contrasti tra l'alternanza di chiaro/scuro

Tra questa alternanza di Luce e Oscurità si sviluppano i sei nuovi concerti dell'ORT che partono il 25 marzo 2021 trasmessi in streaming il giovedì alle ore 21.00 sul canali dell'Orchestra. Ospiti in calendario giovani direttori e solisti di fama internazionale, non più che trentenni, che, come Dante, si fanno strada tra i contrasti sonori che dal Settecento di Haydn si sono susseguiti fino al XI secolo.

Proprio di Haydn sono Le sette ultime parole di nostro Redentore in croce, che vengono proposte al pubblico dopo 11 anni dall'incisione discografica dell'ORT. È il tema del Concerto di Pasqua in programma il 1 aprile dal Cenacolo di Santa Croce, unico appuntamento “fuori casa” dal Teatro Verdi. Sul podio il nostro direttore artistico Daniele Rustioni dirige l'orchestra formata di soli archi e la voce di Giovanni Scifoni, interprete dei nuovi testi commissionati a Davide Rondoni che inframezzeranno le nove sonate. L'opera di Haydn, che ci immerge nel buio più oscuro (le parole di Cristo che, completamente uomo, si spoglia della sua divinità), ha segnato le basi di una nuova epoca, quella dello stile classico, in cui si è contraddistinto il suo allievo Beethoven. Del compositore tedesco ascolteremo i toni scuri e imponenti della celebre Quinta (22 aprile con Dalia Stasevska al suo debutto sul podio dell'ORT) e la Settima Sinfonia, esplosione di vitalità, gioia e armonia (20 maggio, direttore Paolo Bortolameolli).

In questo alternarsi di luci e ombre non poteva mancare un pizzico di contemporaneità con la prima esecuzione assoluta di Light Cloud, Dark Cloud (d’après Rothko) per clarinetto e orchestra di Daniela Terranova. Il brano, commissionato dalla Fondazione ORT circa un anno fa, è interpretato dalla prima parte dell'ORT Marco Ortolani e diretto dal cremonese Jader Bignamini (9 aprile). In cartellone anche un brano di Andrea Battistoni che dal podio dirige il suo Grand Guignol. Grotesque-Burlesque per fagotto e orchestra, interprete un'altra prima parte, Paolo Carlini (29 aprile).

Continua il progetto discografico firmato ORT, con una seconda sessione di registrazioni (dopo quelle con Enrico Dindo) che vedranno sempre impegnato Daniele Rustioni questa volta accompagnato al pianoforte da Pietro De Maria nel tema monografico dedicato a Fryderyk Chopin.

Il primo appuntamento che apre questo ciclo di concerti in streaming è fissato per giovedì 25 marzo. Sarà Daniele Rustioni a salire sul podio in un programma che vede contrapporsi due compositori spesso a confronto, nonostante i 159 anni che li separano: Prokof'ev e Haydn.

Del compositore russo ascolteremo due brani scritti in due momenti diversi anche se accumunati dal viaggio: il primo verso l'America, il secondo nel ritorno dopo 18 anni verso la madre patria, l'Unione Sovietica. Con la Sinfonia Classica (così definita dall'autore che prende spunto dal repertorio tradizionale, fresco dagli studi in conservatorio) Prokof'ev decide di scrivere una sinfonia nello stile di Haydn. Il risultato è un'opera che riunisce tradizione e modernità, che reinventa un passato mai esistito fino a proporlo come paradiso perduto e non recuperabile, in appena 15 minuti di musica bellissima. Nel Concerto n.2 per violino del 1935, si coglie la maturità dell'autore reduce dall'esperienza occidentale. Il brano mischia spezzoni melodici chiaramente riconducibili alla tradizione popolare russa con il cosmopolitismo quasi randagio di cui aveva vissuto negli ultimi anni prima del rientro in patria in piena epoca staliniana, spinto dal desiderio di essere utile alla causa del socialismo (e quanto se ne pentirà poi!).

Per l'occasione interprete al violino è un russo, il trentottenne Ilya Gringolts. Da quando nel 1998 si è aggiudicato il Premio Paganini diventandone il più giovane vincitore, la sua carriera è stata un'escalation di successi, suonando con le maggiori orchestre internazionali. 

Giovedì 25 marzo 2021 ore 21.00 Daniele Rustioni: direttore Ilya Gringolts: violino
Prokof'ev / Sinfonia n.1 op.25 Sinfonia classica
Prokof'ev / Concerto n.2 per violino e orchestra op.63
Haydn / Sinfonia n.45 Sinfonia degli addii

In streaming sui canali You Tube e Facebook dell'Orchestra della Toscana