Nel chiostro delle geometrie 5

Pubblicato Martedì, 11 Settembre 2018
Data di scadenza Venerdì, 28 Settembre 2018
Complesso di Santa Verdiana
Piazza Lorenzo Ghiberti, 27
FIRENZE

Da martedì 11 fino al 28 settembre riprendono gli eventi del progetto-laboratorio di teatro-architettura nato dalla Compagnia Krypton e il DIDA

L’ex convento di Santa Verdiana a Firenze, poi carcere femminile, oggi sede del Dipartimento di Architettura, viene aperto per la prima volta al quartiere di Sant’Ambrogio e alla città con un progetto ideato da Teatro Studio Krypton in collaborazione con DIDA – Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze.
In un periodo compreso fra giugno e settembre si snodano nel programma laboratori, incontri con personalità delle mondo della cultura e delle arti, installazioni, performance musicali, teatrali, poetiche e relative ai vari linguaggi dell’arte.
In questa attività il regista Giancarlo Cauteruccio, direttore artistico, e il prof. Carlo Terpolilli, direttore scientifico, coinvolgono un nutrito gruppo di studenti di architettura in un lungo percorso laboratoriale e sperimentale attraverso un laboratorio istituito in seno al DIDA Lab denominato TeArc|laboratorio sperimentale di Teatro-Architettura.

martedì 11 settembre 2018 – ore 21.00
conferenza Chiesa di Santa Verdiana

Vedo Dove Devo
Un percorso rabdomantico nell’arte contemporanea da Burri a Ranaldi

con Bruno Corà

L’esercizio ermeneutico può essere svolto con diversi metodi. Quello seguito da Bruno Corà si avvale di strumenti rivolti allo stupore, all’enigma e alla coscienza che non ci sono esperti nell’arte. Una via alla critica rivolta alla domanda.

giovedì 13 settembre 2018 – ore 21.00
performance Chiesa di Santa Verdiana

Lo dittatore amore
live set per voce e stampante ad aghi
testi e voce di Rosaria Lo Russo
e con Francesco Casciaro stampante ad aghi

produzione Tempo Reale

Poesia e musica sono una coppia inossidabile. Sostiene Dante Alighieri che Amore detti con voce perentoria i versi che un poeta trascrive su carta e che la voce che i versi racchiudono troverà compimento e destinazione della sua relazione fondamentale con la musica durante l’esecuzione pubblica piuttosto che nel libro da leggere silenziosamente. Per ciò poesia è Canto nella nostra storia. La poetrice (poeta/attrice) Rosaria Lo Russo incontra la musica elettronica di Francesco Casciaro per re-inverare e reinventare questa nostra tradizione letteraria e “performativa” alla ricerca delle sue metamorfosi stilistiche, testuali e sonore. Una manciata di testi che rielaborano il sonetto – forma principe della tradizione letteraria – viene messa in voce e in dialogo con un nuovo strumento musicale elettronico, una stampante ad aghi hackerata, ovvero un dispositivo tecnologico obsoleto nella sua funzione di produzione di stampa cartacea diventa lo strumento musicale che accompagna e determina la produzione poetica vocale, secondo un procedimento ricco di stratificazioni metaforiche e semiotiche intorno al binomio poesia/musica ancora tutto da indagare.

giovedì 20 settembre 2018 – ore 21.00
performance Chiostro di Santa Verdiana

Resistere

a cura di Pietro Gaglianò

con Matteo Coluccia, Stefano Giuri, Daniela Pitrè e Gianluca Trusso Forgia

Resistere è un progetto dedicato al tempo presente: un momento storico in cui l’assunzione personale di responsabilità è un atto irrinunciabile, e deve essere un appassionato esercizio di produzione di senso. Resistere vuol dire indicare la persistenza di un’alternativa possibile che per essere coltivata ha bisogno, oggi più che mai, dell’immaginazione. Quattro artisti di recente generazione Matteo Coluccia, Stefano Giuri, Daniela Pitrè e Gianluca Trusso Forgia interpreteranno con la performance il conflitto in corso tra l’individuo e la sfera del potere, innescando con la forza del corpo la dinamica per una contronarrazione.

lunedì 24 settembre 2018 – ore 21.00
incontro Chiesa di Santa Verdiana

Artificio e Natura nell’intervallo perduto
un omaggio a Gillo Dorfles

a cura di Giancarlo Cauteruccio e Gianni Pettena

Partendo dai titoli di due sue fondamentali pubblicazioni “Artificio e natura” del 1968 e “L’intervallo perduto” del 1980 l’appuntamento è un’occasione per raccontare l’importanza imprescindibile nel panorama culturale italiano ed internazionale di un intellettuale, critico d’arte, pittore e filosofo, figura poliedrica che ha attraversato e segnato il ‘900 con i suoi studi ad ampio spettro e le sue riflessioni originali.

da mercoledì 26 a venerdì 28 settembre 2018 – ore 21.00
spettacolo Chiesa di Santa Verdiana

Filippo Brunelleschi. Un uomo nel futuro.

drammaturgia originale di Giancarlo Di Giovine

con Roberto Visconti

regia Giancarlo Cauteruccio

scene e video Massimo Bevilacqua

Il testo mette in luce la vita e l’opera dell’artista, svelandone il  carattere, il talento, le intuizioni, insieme ad una singolare sapienza scientifica ed innovativa. Dopo il primo studio presentato in un’unica data nella scorsa edizione, il regista realizzerà l’allestimento definitivo, approfondendo il lavoro sul personaggio scaturito dalla penna di Di Giovine e rielaborato dall’autore per questa messa in scena, e progetterà un impianto scenico nuovo, di forte impatto visivo che coinvolgerà l’intero spazio della chiesa.
Una creazione con cui Cauteruccio celebra il Maestro del Rinascimento, che distruggeva i suoi testi, che costruiva macchine straordinarie di cui non rivelava i segreti meccanismi nemmeno ai committenti, principe delle arti che firmò le sue opere e trasportò il suo nome nei secoli.