Data di scadenza Giovedì, 28 Novembre 2024
Fino al 1 dicembre Angelo Savelli dirige in prima nazionale il monologo del giovane drammaturgo argentino/spagnolo Daniel J. Meyer
La stagione 2024/2025 del Teatro di Rifredi si configura dunque come un percorso articolato attraverso le molteplici possibilità del linguaggio teatrale contemporaneo, fedele alla sua missione di essere non solo vetrina di spettacoli, ma soprattutto fucina di talenti e idee, luogo di incontro e confronto tra artisti e pubblico.
Un monologo che parla di identità, di differenza tra ciò che pensi di essere e ciò che la società vuole che tu sia. Daniel J. Meyer (Premio Max Awards 2019 e Butaca Awards 2018) con protagonista Vieri Raddi al Teatro di Rifredi, con le scenografie dello street artist Skim.
Lo spettacolo, prodotto dal Teatro della Toscana, con il contributo di Gobierno de España Ministerio de Cultura INAEM, racconta le dolorose vicissitudini di un tranquillo adolescente di origini straniere che si trova ad affermare il proprio desiderio di integrazione in una società minata dalla xenofobia. Si inserisce nel più vasto progetto di scoperta e promozione della nuova drammaturgia internazionale che si tiene presso il Teatro di Rifredi già dal 2018, e che ha visto la traduzione, la rappresentazione e la pubblicazione (attraverso la casa editrice Cue press) di opere di autori come Josep Maria Miró, Sergio Blanco, Remi De Vos e Abel González Melo.
Il testo porta in scena la storia di Carlos, un adolescente di Barcellona, pienamente inserito nella comunità in cui vive e alle prese con tutti i normali problemi dei ragazzi della sua età, comprese le prime avventure sentimentali. Ma Carlos non è un autoctono. È stato adottato ancora piccolissimo e proviene da uno di quei paesi martoriati dalle guerre o dalla povertà. Eppure, Carlos si sente profondamente spagnolo e come tale lo considerano i genitori e gli amici. Ma a un certo momento deve scontrarsi con la xenofobia di una parte della società e con il freddo rigore della legge che lo porteranno addirittura in carcere. Nonostante questo, Carlos non perde mai la fiducia in sé stesso e in una società giusta e inclusiva.
Per maggiori informazioni: www.teatrodellatoscana.it/it/teatri/teatro-di-rifredi