Data di scadenza Sabato, 28 Settembre 2019
Venerdì 27 e sabato 28 settembre ore 21.30 l’Orchestra della Toscana torna a Firenze per due giorni di concerti all’Abbazia di San Miniato al Monte con una delle donne più presenti sulla scena musicale, la lucchese Beatrice Venezi
Il programma di queste serate prevede due serenate, separate nel mezzo da una suite per archi. Queste composizioni sono inserite in un arco temporale abbastanza ampio. La prima, Serenata notturna in re maggiore K. 239, è tardo settecentesca. È stata scritta da Mozart nel 1776 ed è uno dei più squisiti lavori del periodo della prima maturità del compositore. Pensata per un complesso piuttosto insolito, si presenta come un «concertino» composto di due violini, viola e contrabasso, e include il «ripieno» dato dalla massa degli archi con in più i timpani.
L’altra, la Serenata op. 48 è una delle composizioni del catalogo cajkovskiano che corrispondono ad un periodo di crisi personale e stasi creativa che il musicista russo affrontò tra gli anni 1877 e 1885. È un brano che riflette la sconfinata venerazione dell'autore per lo stile del tardo XVIII secolo, filtrato soprattutto attraverso la figura idealizzata di Mozart. La serenata, composizione strumentale destinata sul finire del XVIII secolo ad esecuzioni all'aperto per fini di puro intrattenimento, è qui intesa da Čajkovskij come rimpianto nostalgico di un'epoca perduta, quella appunto del classicismo.
In entrambi i casi la sua funzione di “dedica" serve ad esprimere sentimenti di ammirazione verso il soggetto amato. È una forma presente nella musica colta come in quella popolare. Tra questi due momenti si inserisce perfettamente La suite per archi P 41, opera del 1902 di Ottorino Respighi, uno dei più grandi compositori del secolo scorso, il cui gusto fu definito da Massimo Mila “di ieri e non di oggi”. Un protagonista indiscusso del Novecento storico italiano, ambito su cui tanto si è soffermata l’attenzione dell’Orchestra della Toscana in questi ultimi anni.
S. Miniato rappresenta il contenitore ideale di queste composizioni perché così come la serenata non è una forma musicale astratta, ma una forma poetica che raccoglie sentimenti, così questa basilica è da sempre un grande contenitore di sentimenti umani. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Beatrice Venezi, che proprio con l’ORT ha inciso il suo primo disco con la Warner, in uscita ad ottobre. Direttore d’orchestra più giovane d’Europa, all’età di 29 anni è stata inserita da Forbes tra i 100 giovani leader del futuro e tra gli under 30 più influenti. Unica protagonista con l’ORT interpreta e dirige un programma intimo e contemplativo composto dalle sonorità di Mozart, Respighi e Čajkovskij.