Data di scadenza Lunedì, 25 Marzo 2019
Lunedì 25 marzo ore 20.30 in piazza della Signoria il Sindaco di Firenze invita tutti i cittadini alla presentazione della Fontana del Nettuno completamente restaurata
E nel marmo e nel bronzo mise acqua e fuoco
Spettacolo di teatro, acrobazie, immagini, suoni e luci a cura del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, una grande festa lunedì 25 marzo in piazza della Signoria per la fine del restauro della Fontana del Nettuno
Il restauro delle statue di bronzo, a cura di Ires e Nicola Salvioli Restuari, si è reso necessario perché le opere erano particolarmente deteriorate da acqua e agenti atmosferici e fa parte del più ampio progetto di recupero del complesso, iniziato nel febbraio 2017 e dal costo di 1,5 milioni di euro arrivati dalla maison Salvatore Ferragamo SpA tramite Art Bonus.
ll restauro della Fontana del Nettuno si è articolato in varie fasi con la pulitura delle superfici marmoree e bronzee, il consolidamento e la protezione finale; inoltre è stato sostituito l’impianto idraulico compresa la parte impiantistica elettrica ed elettronica col risultato che la fontana tornerà a zampillare con un sistema di giochi d’acqua. Negli scorsi mesi, durante la fase più impattante dei lavori che ha praticamente ‘coperto’ il Nettuno, è stato allestito un percorso di visite al cantiere per non privare della vista del ‘Biancone’ per un periodo di tempo così esteso.
Cenni storici: nel 1559 Cosimo I de’ Medici bandì un concorso per creare la prima fontana pubblica di Firenze, al quale parteciparono i più importanti scultori fiorentini dell’epoca: venne scelto il Nettuno di Bartolomeo Ammannati perché giudicato più significativo nell’esaltare i gloriosi traguardi marinari raggiunti in quei decenni dal Granducato di Toscana. L’apparato scultoreo venne eseguito tra il 1560 e il 1565, e fu inaugurato in occasione delle nozze tra Francesco I de’ Medici e la granduchessa Giovanna d’Austria il 10 dicembre 1565. La figura di Nettuno, realizzata in marmo bianco di Carrara riprende i tratti di Cosimo I de’ Medici, si erge su un piedistallo decorato con le statue di Scilla e Cariddi al centro della vasca ottagonale che contiene i quattro cavalli del cocchio. Ai suoi piedi stanno tre tritoni intenti a suonare delle tibie che zampillano acqua. Agli angoli della vasca sono presenti i gruppi di divinità marine, ciascuna delle quali ha ai piedi un corteo di ninfe, satiri e fauni in bronzo realizzati da Giambologna. La scultura marmorea non riuscì da subito ad ottenere l’apprezzamento dei fiorentini che scherzosamente diedero al Nettuno il soprannome di “Biancone”.