Data di scadenza Mercoledì, 18 Dicembre 2019
Mercoledì 18 dicembre ore 18.30 al MAD - Murate Art District ospiterà la proiezione del film di Anna Kauber, vincitore del premio miglior documentario italiano al 36° Torino Film Festival
L'appuntamento fa parte della terza edizione del "Festival dei Diritti", la manifestazione promossa dal Comune di Firenze in collaborazione con tantissime realtà cittadine. Sensibilizzare sui temi della violenza sulle donne, gli stereotipi di genere, le discriminazioni delle persone lgbti, promuovere una cultura dei diritti: questi gli obiettivi della kermesse che mette in campo, fino a dicembre, una serie di eventi che spaziano da incontri e dibattiti fino a proiezioni e performance coinvolgendo tanti luoghi della città.
Mercoledì 18 Dicembre la sala Ketty La Rocca del MAD - Murate Art District ospiterà la proiezione del film "In questo Mondo" di Anna Kauber, vincitore del premio miglior documentario italiano al 36° Torino Film Festival. L'appuntamento sarà arricchito da un talk, dalle ore 18.30, a cui parteciperanno: Raffaella Grana, Consigliera Internazionale Slow Food; Silvia Lelli, Antropologa e Consigliera del Festival dei Popoli; Luisella Meozzi di Greenaccord, la rete internazionale dei giornalisti ambientali; Sandro Pieroni, responsabile del settore Forestazione, Usi Civici, Agroambiente della Regione Toscana, oltre alla regista e alle tre donne pastore toscane nel film, Gabriella Michelozzi, Angela Saba e Ombretta Cavani, che si potranno conoscere durante la degustazione dello spuntino pastorale, in collaborazione con Slow Food Toscana, dalle ore 19.30 al Caffè Letterario Le Murate (5 euro).
Il documentario, in programma alle ore 21.15, racconta la vita delle donne pastore in Italia ed è il risultato di un viaggio di più di due anni, di circa 17.000 km percorsi e di 100 interviste rivolte a donne di età compresa tra i 20 e i 102 anni. La figura del pastore, nell'immaginario e nella simbologia più diffusa, è sempre stata associata al genere maschile. Ma il settore dell'allevamento ovi caprino si sta femminilizzando, sempre più donne scelgono di svolgere questo lavoro tradizionalmente patriarcale. Le donne pastore impegnate quotidianamente nella loro attività vivono spesso sole, ma anche con compagni e con la loro famiglia, pienamente coinvolte nelle attività sociali e economiche della comunità in cui vivono.
Il film racconta queste donne attraverso la personale esperienza della regista che ha vissuto con loro per qualche giorno, immergendosi intimamente e profondamente nella loro quotidianità. I legami di amicizia e affetto che si sono creati sono diventati dunque la linea narrativa, intima e spontanea, che ci introduce alle motivazioni delle protagoniste, alle difficoltà incontrate e alle soddisfazioni ricavate. Il documentario è quindi la rappresentazione di questo insolito mondo, dove il distintivo approccio femminile implica il prendersi cura degli animali, e tutelarne la straordinaria biodiversità e insieme a questo, preservare i maestosi paesaggi italiani d'alta quota.