Data di scadenza Venerdì, 24 Luglio 2020
La mostra digitale che sarà visitabile dal 24 luglio sul sito del Museo Novecento nella sezione dedicata
In un’epoca in cui la museologia deve affrontare inedite sfide metodologiche e educative, il Museo Novecento inaugura un nuovo programma espositivo volto ad ampliare e diversificare la fruizione delle proprie collezioni. Nasce così la mostra digitale Ritratti e pose dalla Raccolta Alberto Della Ragione, realizzata in collaborazione con gli studenti del Master of Arts in Museologia (Marist College – Istituto Lorenzo De’ Medici). L’esposizione virtuale, ideata in seguito alla pandemia che ha radicalmente modificato anche il nostro modo di relazionarci all’arte, intende proporre un’originale rilettura di alcuni temi ricorrenti nella raccolta di dipinti e sculture appartenuta ad Alberto Della Ragione e donata alla città di Firenze nel 1970. Il progetto si articola attorno ad un ristretto nucleo di opere, selezionate tra i 241 capolavori collezionati con grande passione dall’ingegnere navale a partire dagli anni Trenta e da lui stesso restituiti alla collettività, con profondo senso civico, all’indomani della terribile alluvione del 1966. Oggi come ieri, l’arte ci offre la chiave per reagire in modo creativo alle difficoltà.
La Collezione Alberto Della Ragione, ora esposta in parte al secondo piano del Museo Novecento, si caratterizza per una grande varietà stilistica e tematica, che si presta a molteplici analisi e inesauste interpretazioni. Tra i soggetti più rappresentativi troviamo i ritratti e le figure in posa. Questi motivi iconografici, al centro del nostro progetto espositivo, ci consentono non solo di conoscere meglio il gusto del collezionista, ma anche di riflettere sui diversi significati veicolati da un genere tradizionale dell’arte europea, che ha attraversato i secoli restando sempre ‘contemporaneo’.
Il ritratto può rivelare molto sulla propria identità, mettendo in discussione l’immagine di ‘sé’ e quella dell’‘altro’. Esso può essere interpretato non solo come una rappresentazione del soggetto effigiato, ma anche come una raffigurazione dell’identità dell’artista e del contesto storico-culturale in cui si è trovato ad operare. Può inoltre costituire un riflesso della personalità del committente o del collezionista e accogliere su di sé particolari proiezioni dell’osservatore.
La Collezione Alberto Della Ragione può essere considerata, nella sua interezza, come un ritratto del suo proprietario e, allo stesso tempo, come il “ritratto di una nazione”, con la sua cultura, la sua tradizione, la sua storia. La Raccolta, indissolubilmente legata alle vicende artistiche e politiche che hanno contribuito a definire l’identità culturale del nostro Paese negli anni tra le due guerre, offre infatti una panoramica speciale sull’arte italiana della prima metà del Novecento, ricordandoci costantemente quanto sia importante il legame tra individuo e collettività, tra creazione artistica e società.
All’interno del percorso espositivo, la riflessione sul genere della ritrattistica si articola lungo diversi assi concettuali, affiancando categorie tradizionali a proposte meno convenzionali. La narrazione si sviluppa attraverso sette sezioni tematiche – Persone reali, Volti ideali, Pose, Volti nascosti, Ritratti dell’intimità, Ritratti di “genere”, “In Absentia” – riunendo in tutto 35 opere di grandi maestri dell’arte italiana, tra cui Renato Birolli, Massimo Campigli, Felice Casorati, Filippo De Pisis, Virgilio Guidi, Renato Guttuso, Carlo Levi, Mino Maccari, Mario Mafai, Giacomo Manzù, Arturo Martini, Francesco Menzio, Giuseppe Migneco, Giorgio Morandi, Antonietta Raphaël Mafai, Ottone Rosai, Mario Sironi, Scipione (Gino Bonichi). Alcune di queste opere, conservate nei depositi, tornano visibili in formato digitale proprio grazie a questo progetto. Visita la mostra