Data di scadenza Domenica, 26 Settembre 2021
Sabato 25 e domenica 26 settembre ore 19 nel chiostro di Villa Vogel in scena il capolavoro di Victor Hugo, che debutta nel 1838 al Théâtre de la Renaissance di Parigi
Diretto da Marco Lorenzi e interpretato da un giovane ensemble, il Ruy Blas del Mulino di Amleto mette in evidenza il ruolo dell’attore, ricondotto con la sua forza, la sua umanità e la sua purezza al centro della ricerca a cura di Elsinor Soc. Coop. Sociale
La trama si svolge sul finire del Seicento in Spagna, e vede al centro dell’azione il servo Ruy Blas, costretto dal proprio padrone – un alto funzionario – a fingersi il nobile Don Cesare e a introdursi a corte. Ruy Blas accetta perché vede nella mistificazione l’unico modo di avvicinarsi alla Regina, di cui è segretamente innamorato, pur essendo inconsapevole che con il raggiro Don Sallustio mira proprio a vendicarsi della sovrana.
Nel raccontare un’impossibile storia d’amore tra una nobildonna e un uomo del popolo, Hugo descrive un mondo allo sfacelo, dove il potere sembra reggersi ormai soltanto sugli intrighi e la cospirazione. Agli occhi del lettore e dello spettatore contemporaneo, Ruy Blas è soprattutto un’indagine sofisticata sul tema dell’identità, oggi più che mai oggetto di rivendicazioni e al contempo di tentativi di cancellazione, in un equilibrio sempre più precario tra dissoluzione virtuale e sua possibile rinascita pubblica.
In una fase storica che appare, ormai con chiarezza, sempre più politicamente e socialmente significativa, Ruy Blas sembra essere il manifesto della resistenza di un individuo alla crisi di un’epoca, in nome di un’autenticità tanto più necessaria quanto ardua e di difficile difesa.
Identità e autenticità sono così i nuclei concettuali attorno ai quali la compagnia Il Mulino di Amleto ha realizzato un adattamento intimo e suggestivo, nel quale il pubblico è parte integrante della scena, disposto a pochi metri di distanza sui tre lati dell’azione.
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