Data di scadenza Giovedì, 02 Febbraio 2023
Il 2 febbraio alle 21 al Teatro Verdi un programma ricercato, un nuovo debutto con l'ORT di Tianyi Lu e il solista, l'astro nascente del concertismo, il violoncellista Kian Soltani
A soli 33 anni Tianyi Lu ha affermato la sua bacchetta in più continenti, nata in Cina, emigrata in Nuova Zelanda con i genitori, ha studiato in Australia e oggi vive in Olanda. Che il posto giusto per lei era il podio, l’ha capito presto, e gliel’ha confermato la lettura di un libro consigliatole dal suo maestro di direzione in Australia: si tratta dell’Arte del possibile di Benjamin Zander, attuale direttore musicale della Boston Philharmonic. Da quelle pagine ha tratto la filosofia su cui basa il proprio approccio con le orchestre. Per lei, il potere del direttore consiste non nel trovarsi in una posizione di comando, ma, grazie al ruolo che riveste, nel riuscire a rendere potenti gli altri; il che si raggiunge attraverso l’empatia. Per adesso pare che questa sua ricetta funzioni, dato che anche l’Europa (dove adesso si è trasferita) l’ha accolta a braccia aperte.
Per il debutto con l’ORT porta all’attenzione degli ascoltatori italiani una pagina per archi di un’obliata autrice svedese, Elfrida Andrée (1841-1929), musicista ma anche attivista per i diritti delle donne. Organista, compositrice, direttrice di coro e d’orchestra, a questa compositrice si deve l'ammissione anche delle donne all'Accademia Reale di Musica di Stoccolma, dove lei dovette diplomarsi da privatista, non essendo allora possibile per una donna iscriversi a tale Accademia, per questo scatenò una polemica. Nel 1867 divenne la prima donna in Europa titolare dell’organo di una cattedrale, quella di Göteborg.
Tianyi Lu dirige poi la Settima Sinfonia di Beethoven, opera titanica della maturità del compositore, da Wagner definita “apoteosi della danza” per la fervida pulsazione ritmica che la percorre ininterrottamente, con essa il compositore conobbe uno dei più grandi trionfi della sua carriera. Nel cuore del programma il Concerto per violoncello di Schumann, un'opera della crisi, crisi non soltanto di un compositore che sta progressivamente smarrendo la ragione, ma di un'intera epoca. Ne è il solista (insieme al suo Stradivari appartenuto a Luigi Boccherini) un astro nascente del concertismo, il persiano-austriaco Kian Soltani, artista della scuderia discografica Deutsche Grammophon, con cui ha già all'attivo ben 8 dischi registrati e incisi dal 2018 al 2021: ultimo è il suo omaggio al cinema, sua grande passione, con Cello Unlimited.
BIGLIETTI da € 15,00 a €17,00. In vendita alla Biglietteria del Teatro Verdi, nei punti vendita del circuito Box Office e Ticketone e online su Ticketone.it