W.I.F.E Wonderful Instrument For Enjoyment

Pubblicato Venerdì, 02 Novembre 2018
Data di scadenza Venerdì, 02 Novembre 2018
Teatro Puccini
Via delle Cascine, 41
FIRENZE

Venerdì 2 Novembre ore 19.30 al Teatro Puccini si inaugura la mostra fotografica di Sara Santarelli con disegni di Laura Luja sulle donne della comunità Munda del Bangladesh 

 

L'evento è inserito nell'ambito del Festival dei Diritti, la rassegna dedicata al tema della lotta contro la violenza sulle donne, gli stereotipi di genere e le discriminazioni lgbti. W.I.F.E (Wonderful Instrument For Enjoyment) è la mostra fotografica di Sara Santarelli con disegni di Laura Luja promossa dall'associazione Nosotras Onlus, in occasione del suo ventennale, sulle donne della comunità Munda del Bangladesh dove, grazie alla determinazione di una giovanissima, oggi i matrimoni forzati e precoci non si svolgono più. Con i disegni, realizzati da una giovane richiedente asilo, di alcune delle donne della casata dei Medici che sono state ugualmente fatte sposare in tenera età.

Sette trittici, due ritratti fotografici e un disegno, per raccontare la forza delle donne. In Bangladesh, una piccola comunità tribale, i Munda, oggi non praticano quasi più matrimoni forzati e precoci grazie alla determinazione di una giovane che si è sottratta alla pratica nascondendosi nella giungla e riuscendo a promuovere, convincere e sostenere altre giovani donne della sua comunità. Di loro ci parlerà la mostra fotografica di Sara Santarelli mentre la mano di una giovane disegnatrice messicana, Laura Luja, ha reinterpretato i ritratti dei volti delle donne della casata dei Medici che furono sposate bambine o poco più e che, nonostante l’importante ruolo politico e sociale che hanno svolto nella vita fiorentina dell’epoca sono rimaste nell’ombra. 
La mostra si terrà dal 2 al 30 novembre al Teatro Puccini (dal 1 al 15 dicembre al Caffè Letterario delle Murate) nello spazio esposizioni e sarà l’occasione per scoprire come è possibile raggiungere importanti risultati proprio grazie alla capacità che le donne hanno di organizzarsi e determinarsi: percorsi non facili, anzi, ma possibili. Un messaggio di speranza che speriamo possa essere contagioso.

"Per i miei 21 anni ho deciso di partire per il Bangladesh qui ho passato due mesi assieme alle popolazioni tribali Munda nella foresta del bengala, il regno della tigre reale, qui sono stata ospitata da un gruppo di ragazze ribelli, che hanno deciso di fuggire dalle loro case per dire no ai matrimoni forzati e precoci, un grave problema di tutto il subcontinente indiano. Queste giovani donne hanno trovato rifugio in una piccola comunità gestita da un uomo italiano, che da 45 anni da servizio in questo paese aiutando i più poveri: Padre Luigi Paggi.
Da giovane donna ho deciso di abbracciare questa causa. Tra i vicini villaggi ho realizzato un progetto fotografico che documenta e mostra le storie e i volti di donne che non si sono salvate, storie reali di violenza e ingiustizia che solitamente vengono tenute nascoste per timore.
Queste donne si sono fidate di me e hanno deciso di parlare, io ho promesso loro che avrei raccontato a più gente possibile le loro testimonianze e che avrei tentato in ogni modo di far conoscere la loro realtà alle sorelle che vivono in mondi lontani."

Sara Santarelli