Data di scadenza Sabato, 05 Ottobre 2019
Giovedì 5 giugno ore 17.30 inaugurazione della mostra Sui generis: Autoritratti di Chiara Camoni e Bettina Buck con le parole della curatrice Cecilia Canziani
Sui Generis: Autoritratti prende il via da un ciclo di incontri dedicati all’identità di genere.
I pensieri e le azioni condivisi negli incontri hanno costituito la genesi del progetto che si formalizza ora in un singolare percorso espositivo. Il percorso si è sviluppato in tre momenti: letture collettive, una lecture pubblica e infine, a dare un ritmo al pensiero, l’azione collettiva del lavoro al telaio, al quale – nel corso dei mesi – si sono alternate tante diverse mani di artigiane, artiste e curatrici che hanno lasciato traccia del loro operato realizzando un tappeto che è anche il fulcro del percorso espositivo.
Non essendo possibile raccontare in forma di mostra i seminari, Autoritratti rappresenta il tentativo di ridistribuire, attraverso una serie di opere e ulteriori momenti di approfondimento, il senso di un percorso costruito di relazioni tra persone e ambiti del sapere, con le parole di libri e con le opere di autori diversi e distanti nel tempo.
Le opere di Chiara Camoni e Bettina Buck in mostra invitano a riflettere sulla relazione tra corpo e spazio, sul modo in cui i corpi costruiscono ambienti, i gesti generano mondi, i mondi raccontano relazioni, e le relazioni sono un modo per reinventare le modalità di stare insieme, produrre, esporre. I gesti e le voci di chi ha partecipato agli incontri sono custoditi e rappresentati da un tappeto presentato in mostra e tessuto con la supervisione della tessitrice Paola Aringes. Attorno a questo oggetto che è anche un luogo, un corpus di lavori inediti di Chiara Camoni fa a sua volta spazio ai lavori realizzati da Bettina Buck tra il 2010 e il 2017.
Unite da una riflessione comune sulla scultura e da un’attitudine dialogica, i lavori delle due artiste si offrono come punti di vista l’una sul lavoro dell’altra.
“Nel corso dei seminari abbiamo ragionato attorno all’idea di genere come asimmetria, di lavoro e pensiero come pratiche collettive a partire dalla condivisione di un tempo dedicato e di uno spazio. Lo spazio nel quale abbiamo lavorato è quello de Le Murate, che in origine è stato un convento di clausura, dunque luogo di separazione dal mondo, ma anche di relazione, di vita comune e di emancipazione attraverso la lettura e l’artigianato. In questo senso la nozione di spazio domestico, di spazio abitato e non astratto, di spazio da costruire è alla base dei seminari e della mostra.” La curatrice, Cecilia Canziani
La mostra sarà aperta al pubblico dal 6 giugno al 5 ottobre 2019 | martedì – sabato 14.30 – 19.30
L’esposizione è stata realizzata in collaborazione con SpazioA, Pistoia. Chiara Camoni (Piacenza, 1974) vive a lavora a Fabbiano, in Alta Versilia. Diplomata in Scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera, lavora per alcuni anni con l’Istituto per la Diffusione delle Scienze Naturali di Napoli. Insieme ad altri artisti fonda il Magra – Museo d’Arte contemporanea di Granara. Con Cecilia Canziani sta sviluppando il ciclo di seminari La Giusta Misura, avviato presso le Murate Progetti Arte Contemporanea di Firenze. Bettina Buck (Colonia 1974, Berlino 2018) si è diplomata presso il Kunsthochschule für Medien di Colonia e ha poi ottenuto un Master in Fine Art presso Goldsmiths, University of London. La sua ricerca si concentra sulla nozione scultura come durata e collasso, caso e trasformazione.