Data di scadenza Sabato, 19 Marzo 2022
Martedì 15 marzo il debutto della nuova produzione ORT che porta sul palco del Verdi di Firenze musiche dell'americana Jessie Montgomery, Saint-Saëns e Mendelssohn
La bacchetta di Ryan McAdams e il virtuosismo di Pietro De Maria insieme tra musica d'oggi e tradizione. Il debutto a Firenze, repliche a Poggibonsi il 16, a Empoli il 18 e a Livorno il 19.
Quaranta anni appena compiuti, una collezione di prestigiosi traguardi sia in Europa che in America, Ryan McAdams è uno dei direttori più versatili e interessanti della sua generazione. Particolarmente incline alla musica d'oggi, ha come incarico principale la guida del Crash Ensemble, il più importante gruppo musicale irlandese di musica contemporanea e ha diretto pagine di jazzisti come John Zorn e Wynton Marsalis, e di Jonny Greenwood dei Radiohead.
Così, dopo i concerti al New Music Dublin 2020 torna all'ORT dopo quattro anni, e si confronta in questa nuova produzione con il brano contemporaneo Strum della connazionale Jessie Montgomery. Lei, compositrice acclamata, violinista ed educatrice, premiata con il Leonard Bernstein Award, è nata e cresciuta nel Lower East Side di Manhattan negli anni '80 in una famiglia di artisti (suo padre musicista, sua madre artista teatrale e narratrice), e vive fin da piccola il fermento musicale dell'epoca in un quartiere in cui gli artisti gravitavano nel focolaio della sperimentazione e dello sviluppo della comunità.
A seguire, il virtuosismo di Pietro De Maria, pianista riconosciuto a livello internazionale per la sua tecnica preziosa, imparata nella scuola di Maria Tipo, e nominato artista in residence dell'ORT. E con l'ORT ci porta con il Concerto n.2 nelle sonorità di Camille Saint-Saëns, pianista enfant terrible al Conservatorio di Parigi, subito lanciato in una carriera concertistica che lo portò in tutto il mondo (Egitto, dove morirà nel 1921, India, Estremo Oriente, le due Americhe).
In chiusura, il programma scivola così verso il Romanticismo con la 'novità' che fu di Mendelssohn nella sua Sinfonia Scozzese: raggiungere unitarietà, legando i quattro movimenti classici, imponendo al direttore, una volta alzata la bacchetta, di non abbassarla fino all’ultima nota. La sinfonia è un’evocazione in note di una terra che il compositore tedesco frequentò spesso e amò molto.
Firenze, Teatro Verdi - martedì 15 marzo 2022 ore 21:00 Poggibonsi, Teatro Politeama - mercoledì 16 marzo 2022 ore 21:00 Empoli, Palazzo delle Esposizioni - venerdì 18 marzo 2022 ore 21:00 Livorno, Teatro Goldoni - sabato 19 marzo 2022 ore 21:00
Biglietteria del Teatro Verdi, nei punti vendita del circuito Box Office e Ticketone, e online su www.teatroverdifirenze.it - Info: tel.055-212320 - teatro@orchestradellatoscana.it