Data di scadenza Mercoledì, 30 Marzo 2022
Il 23 marzo e il 30 marzo ore 17.30, per la rassegna letteraria Leggere per non dimenticare, la Biblioteca delle Oblate ospita le presentazioni dei libri di Giuseppina Manin e Vera Gheno
Mercoledì 23 marzo 2022, alle ore 17.30, per la rassegna "Leggere per non dimenticare", alla Biblioteca delle Oblate presentazione del libro "Complice la notte" di Giuseppina Manin (Guanda, 2021). Presenta l'evento: Annalena Aranguren.
La storia della grande pianista russa Marija Judina, si intreccia con la storia della Russia di Stalin che la notte, solo, al Cremlino o nella sua dacia di Kuncevo (l’ultima notte della sua vita) ascoltava il Mozart della Judina o per radio o su disco. Succede di notte. Una notte di inizio marzo del 1953. Il fruscio della puntina scava il solco di un disco che gira a vuoto. Si direbbe che l’uomo riverso sul divano sia addormentato se non fosse per la mano inerte, protesa verso il pavimento quasi a cercare un appoggio. Nella dacia di Kuntsevo, una manciata di chilometri da Mosca, dentro un bosco di querce e pini, aceri e betulle, tutto è silenzio ormai. La neve cade senza tregua, copre ogni rumore, tranne quell’insistente strofinio sulla gommalacca del 78 giri, edizioni Mélodyia, ascoltato così tante notti, e anche quell’ultima. Mozart, chissà per quali vie segrete, era riuscito a giungere nella zona oscura dell’anima di Iosif Vissarionovič Džugašvili, in arte Stalin, fino a strappargli delle lacrime. Ma a turbarlo non era soltanto la musica. Era chi la eseguiva: la pianista Marija Judina. Un romanzo che apre uno squarcio inedito sulla Russia staliniana attraverso la figura di una grande musicista.
Mercoledì 30 marzo 2022, alle ore 17.30, per la rassegna "Leggere per non dimenticare", alla Biblioteca delle Oblate la presentazione del libro "Le ragioni del dubbio. L’arte di usare le parole" di Vera Gheno (Einaudi, 2021). Presenta l'evento: Nicoletta Maraschio.
Viviamo in un mondo affollato di parole; vogliamo davvero impiegarle senza gustarcele? Non sarebbe piú soddisfacente pensare alla lingua come al territorio delle infinite possibilità? Guardiamoci intorno: quante sono le persone che intervengono nelle discussioni senza alcuna competenza specifica pensando di averla? Quanti criticano gli esperti con un «Io non credo che sia cosí» dall’alto di incrollabili certezze? Ci siamo abituati un po’ troppo a parlare e a scrivere senza fermarci prima un attimo a pensare, e rischiamo cosí di far sempre piú danni. Perché le parole non sono mai solo parole, si portano dietro visioni differenti della realtà, tutte le nostre aspirazioni e le nostre certezze: ovvio che possano generare conflitti e fare male. Ma possono anche generare empatia e fare del bene, se impariamo a usarle meglio.
In queste pagine agili e brillanti, la sociolinguista indica un “metodo” per ricordarci le responsabilità nei confronti di sé stesso e degli altri, che ognuno di noi ha in quanto essere parlante. Un metodo che si fonda innanzitutto sui dubbi che ci devono sempre venire prima di esprimerci.
La partecipazione è gratuita su prenotazione . Per informazioni e prenotazioni contattare la biblioteca al numero 0552616523 oppure scrivere a bibliotecadelleoblate@comune.fi.it
Sarà possibile seguire l'incontro anche in diretta streaming collegandosi al canale youtube della Biblioteca delle Oblate oppure in differita, dal giorno successivo, sul sito di Leggere per non dimenticare