Firenze dedica

Pubblicato Domenica, 20 Dicembre 2020
Data di scadenza Domenica, 27 Dicembre 2020
Teatro di Antella
Via Montisoni, 10
Bagno a Ripoli

Domenica 20 dicembre il Teatro Comunale di Antella presenta alcuni spettacoli in streaming, tre ricordi appartenenti alla storia più o meno recente di Firenze

Domenica 13 Dicembre, nell'anniversario della strage, avvenuta il 13 dicembre 2011 in piazza Dalmazia, una dedica ai due senegalesi Samb Modou e Diop Mor con la visione di "Istruzioni per razzisti", fiaba nera tout public. Segue domenica 20 Dicembre alle ore 21.00 lo spettacolo "Riguardo A.", dedicato ad una “donna qualsiasi” che ha attraversato anni cruciali nell'ultima storia di Firenze. Domenica 27 dicembre alle ore 21.00 l'ultimo ricordo è "Cuore" di Sergio Casesi, un ricordo al capitano scomparso della Fiorentina, ad appena 10 giorni dal giorno della nascita del calciatore Astori, il 7 gennaio. Sul sito web del Teatro al link: www.archetipoac.it/teatro-on-air.

Domenica 20 dicembre ore 21.00 - "Riguardo A."
Lo spettacolo, di e con Maria Caterina Frani, trae spunto da una storia vera di A., rintracciata presso l'associazione Via San Gallo e "Qualcosa da dire" del Quartiere 1, attraverso un progetto di arte partecipata per una cittadinanza attiva, che è diventato monologo di donne (protagonista, autrice, interprete, tutte fiorentine ma dove tutte/i si possono riconoscere).
La storia vera di una donna (o più donne) trascritta in un quaderno in cui si trovano i capitoli della sua vita trascorsa lavorando alle schede perforate in una Firenze che ha visto passare sulle sue strade gli angeli del fango (Alluvione '66), studenti rivoluzionari, femministe esistenzialiste: tutta una vita che l'ha segnata nel corpo ma le ha anche fatto capire che nessuno potrà mai prenderle la sua Storia.

Domenica 27 dicembre ore 21.00 - "Cuore"
Il protagonista dello spettacolo Cuore - di Sergio Casesi, interpretato da Fulvio Cauteruccio e Flavia Pezzo - è un calciatore sulla soglia dell'eternità, sorpreso nell'attimo in cui il cuore smette di pulsare per varcare il tempo e darsi all'infinito. Si illude di parlare ad un grande del pallone, Gaetano Scirea, che però non risponde. È una presenza che osserva, comprende, forse tutto conosce, ma non dice nulla, non è ancora il momento.
Dedicato alla figura di Astori, capitano della Fiorentina scomparso troppo presto, Cuore non mette in scena la sua vita né narra le sue gesta. Chi parla è un uomo i cui pensieri sono veicolo per entrare nel senso profondo del gioco del calcio, metafora della fatica e della fragilità umana, della gioia e del fallimento, della sconfitta e della riconquista. Il cuore del protagonista, divenuto limpido grazie al teatro, ci permette di immergerci nella grande mitologia poetica del calcio, gli stadi e i loro caratteri, i grandi campioni, gli eroi, i dimenticati, i perdenti, i vincitori. Ci porta a volare sopra Firenze, a giocare per strada con i bambini innamorati del pallone, ci fa entrare a San Siro e al San Paolo, ci fa toccare le ginocchia di Baggio, sfiorare la mano di Maradona, trovare gli occhi di Antognoni che guardano le stelle. Cuore ha il sapore del tè caldo su un campo all'aperto in inverno. Cuore è il sorriso negli occhi di un bambino che vorrebbe essere Batistuta. Cuore è il calcio.