In nomine Dantis. Il Medioevo Nazionale e la città ricostruita

Pubblicato Venerdì, 14 Maggio 2021
Data di scadenza Venerdì, 31 Dicembre 2021
Archivio Storico Comunale
Via dell' Oriuolo, 33-35
Firenze

Dal 14 maggio al 31 dicembre una serie di iniziative espositive virtuali legate agli spazi dell'Archivio Storico di Palazzo Bastogi a Firenze

Iniziativa realizzata dall' Archivio Storico del Comune di Firenze, a cura di arch. Gabriella Carapelli, il mito di Dante, padre della lingua, assurge a simbolo di un medioevo rivisitato in chiave nazionale e segna l’immagine della Firenze fra ‘800 e ‘900.

Se il centenario del 1821 coincide con la emozionata, romantica, riscoperta del poeta e quello del 1865 lo vede nel quadro di Firenze capitale, è nel 1921 che la moda medievale – riconoscibile nei ricorrenti tessuti lapidei in “filaretto” o nei portoncini chiodati delle palazzine di periferia – si diffonde in città e in tutta la Toscana.

Una moda che si rivela a cominciare dalla ricostruzione della Casa di Dante (di cui l’Archivio Storico conserva la documentazione) e i cui interpreti principali sono: Giuseppe Castellucci, Alfredo Lensi, Enrico Lusini, Adolfo e Gino Coppedè, tutti autori di restauri e interpretazioni architettoniche ‘dantesche’ all’insegna di un medievalismo che sopravviverà persino al Moderno e al Razionalismo.

L'iniziativa espositiva è caratterizzata da una serie di eventi virtuali che si succederanno on-line, Il primo evento virtuale è un video curato da Gabriella Carapelli e realizzato da Massimo Becattini di Film documentari d’arte. La data del 14 maggio è stata scelta in ricordo del giorno dell’inaugurazione del monumento a Dante in Piazza Santa Croce, nel 1865.

La colonna sonora del video, L’inno a Dante di Renato Brogi, è stata eseguita e messa a disposizione dalla Scuola di Musica di Fiesole (Esecutori gli allievi della Classe del M° Umberto Chiummo: Alessia Gelichi, soprano; Davide Sodini, basso baritono e Sergio Costa al pianoforte).