Tracce | Looking for a place to die

Pubblicato Sabato, 03 Febbraio 2024
Data di scadenza Sabato, 03 Febbraio 2024
Teatro Cantiere Florida
Via Pisana, 111/R
Firenze

Il 3 febbraio ore 21 in scena lo spettacolo di e con Sara Capanna, Barbara Carulli, Michele Scappa al Teatro Cantiere Florida

Lo spettacolo è accompagnato dall'audio-descrizione poetica per non vedenti a cura di Camilla Guarino e Giuseppe Comuniello.

Tre corpi si (con)formano in figure, che sfuggono all’accecamento luminoso esponendosi al buio. Il loro è un luogo altrove, dove il presente, che potrebbe essere già stato o che potrebbe esistere, può solo essere ricordato o immaginato. Tracce | Looking for a place to die è un viaggio alla ricerca di un con-vivere e di un con-morire: una crisi attraversabile con il gioco della matassa, descritto da Donna Haraway, «tramite grovigli e zigzag che necessitano di passione e di azione, di momenti di stasi e di mosse improvvise, di ancoraggio e di slancio».

Le tracce sono degli indizi di uno stato precedente, delle piccole quantità residue, dei segnali che permettono di ricostruire una traiettoria. Possono essere cercate, trovate, lasciate, percorse e ricordate. Sebbene ogni traccia sia unica e originale, ciascuna di esse ha la caratteristica di essere inevitabile. Queste prime riflessioni sul termine “tracce” hanno orientato lo sviluppo di una qualità corporea verso una gestualità anarchica, che fosse pronta a fare, disfare e, dunque, trasformare le norme regolatrici dell’architettura (spaziale e temporale) entro la quale si sarebbe sviluppata la danza. Una danza che vive nell’istante, che potrebbe essere già stata o che potrebbe esistere, che può solo essere ricordata o immaginata.

Come durante un sogno, i corpi si (con)formano mantenendo uno stato duplice di attività e passività, di consapevolezza e non premeditazione. Portare l’attenzione sul sentire corporeo in relazione a tutto quello che questo evento può attivare, può scatenare una crisi. Proprio come si evince dalla sua etimologia greca (krísis: scelta, decisione), la crisi è una condizione di instabilità che trova risoluzione in una decisione. I corpi danzanti, mettendo in discussione i propri punti fermi e distaccandosi da ciò che è a loro noto, vivono una continua ricerca di senso e consenso di movimento che passa attraverso la scelta. Guardarsi e lasciarsi guardare sulla soglia, perdersi, scoprirsi e ritrovarsi. Nel tentativo di svincolarsi dalla convenzione secondo la quale si illumina ciò che deve essere visto, vengono abitati i margini e i confini - dei “vuoti polverosi”-, attraverso differenti ritmicità. Tracce | Looking for a place to die è un atto estremamente vitale, è la costante generazione di nuove possibilità, sulle quali si può far luce solo stando nel buio, proprio come il forte bagliore emanato dalla morte di una stella.

Lo spettacolo fa parte di "C’era tutta la materia del mondo 1.3.", la terza tappa di una ricerca sulla gestualità degli artigiani e dell’umanità nello svolgere mestieri antichi e sul valore meditativo del lavoro. Dopo aver realizzato un docu-film, da un nucleo di gesti raccolti è iniziato un processo creativo rivolto al corpo come materia generativa, al movimento e alle memorie primitive, biografiche e collettive. Nella preistoria dell’uomo un impulso teso al benessere collettivo ha generato la necessità di lavorare la materia e trasformarla. La coreografia dispiega una danza materica ed intima; uno stare in relazione tra il tangibile e l’intangibile; un paesaggio interiore che rivela nostalgia di un passato fatto di gesti e comunità antiche.

Le attività del Teatro Cantiere Florida sono co-finanziate dal Creative Europe Programme dell'Unione Europea, con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze, in collaborazione con RAT Residenze Artistiche Toscane, Firenze dei Teatri, Quadrato, con il contributo di Unicoop Firenze.

Per maggiori informazioni: www.teatroflorida.it