Data di scadenza Mercoledì, 06 Marzo 2024
Il 6 marzo alle 20.30 al Teatro Goldoni dva in scena lo spettacolo di Giovanna Gra liberamente ispirato all'omonimo trattato di Paul Julius Moebius
L'esibizione, che fa parte della stagione del Teatro delle Donne, vede nei panni di attrice Veronica Pivetti, la regia è di Gra&Mramor, mentre Alessandro Nidi suona l'accompagnamento musicale.
L’idea che le donne siano state considerate, per secoli, fisiologicamente deficienti può suggerirci qualcosa? Lo spettacolo nasce da questa domanda e mette in scena testi che in pochi conoscono, fra i più discriminanti, paradossali e, loro malgrado, esilaranti scritti razionali del secolo scorso. Veronica Pivetti, moderna Mary Shelley ci racconta, grazie a bizzarre teorie della scienza e della medicina, l’unico, vero, orrorifico Frankenstein della storia moderna: la donna.
Non solo. Le donne che pretendono di pensare sono moleste e "la riflessione non fa che renderle peggiori". A queste dichiarazioni fa eco il medico, antropologo, giurista e criminologo italiano Cesare Lombroso: le donne mentono e spesso uccidono, lo dicono i proverbi di tutte le regioni. Fortunatamente, i cervelli delle donne sane pesano più di quelli delle donne criminali. Ed ecco un rapido excursus su delitti eccellenti, per esempio quello compiuto da Agrippina, o da Leonarda Cianciulli, la saponificatrice di Correggio. "Le donne hanno un solo nemico" rilancia Moebius "il tempo, a cui, però, dopo qualche anno di matrimonio soccombono, sia diventando sciocche, sia disseccandosi sotto forma di vecchie zitelle stravaganti". Del resto, laddove si riscontra del talento, la psiche femminile manifesta un evidente ermafroditismo psichico.
Sylvain Maréchal scrittore, avvocato e sedicente rivoluzionario, con il suo "Progetto di legge per vietare alle donne di leggere" sostiene che "imparare a leggere è per le donne qualcosa di superfluo e nocivo al loro naturale ammaestramento", d’altro canto "la ragione vuole che le donne contino le uova nel cortile e non le stelle nel firmamento".
Ad accompagnare Veronica sul palco, un musicista che, insieme all’attrice, eseguirà canzoni vecchie e nuove ispirate alla figura femminile. Con questo spettacolo, impreziosito da deliranti misurazioni dell’indice cefalico a cui Veronica si sottopone con la sua ironia, raggiungeremo l’acme della cultura maschilista. Paziente lei stessa - causa una passata depressione - Pivetti non manca di raccontare al pubblico alcuni singolari episodi personali e di ricordare, con le parole di Lombroso, che... "il maschio è una femmina più perfetta".
Biglietti da 5 a 15 euro (riduzioni per over 60, under 25, soci Coop, Arci, Uisp, ATC, residenti nei Quartieri 4 e 1 e iscritti ai corsi di formazione del Teatro delle Donne).
Per maggiori informazioni, prenotazioni e prevendite > teatrodelledonne.com (tel. 0552776393 - teatro.donne@libero.it)