Terzo Giardino

Pubblicato Giovedì, 19 Luglio 2018
Data di scadenza Giovedì, 19 Luglio 2018
Lungarno Serristori
FIRENZE

Dal luglio 2018 sul Lungarno Serristori riapre il parco in riva al fiume. Da luogo di degrado a parte integrante dello skyline estivo della città

Un grande labirinto verde in riva al fiume. Il Terzo Giardino è ormai diventato parte integrante dello skyline fiorentino, con i suoi 10mila metri quadrati restituiti alla città grazie a un intervento di arte pubblica. La riva sinistra del fiume sotto lungarno Serristori si trasforma anche quest’anno nel Terzo Giardino, grazie alla riqualificazione artistica realizzata dal collettivo Studio ++, un lavoro attento alla conservazione naturale e alla valorizzazione della biodiversità che rientra nel programma dell’Estate Fiorentina 2018.

L’obiettivo è recuperare uno spazio appena fuori dalla Firenze monumentale, rendendolo da marginale pienamente fruibile. L’iniziativa prende forma all’interno del Progetto Riva, la piattaforma multidisciplinare che riunisce artisti, architetti, performer, operatori culturali e istituzioni in un cantiere di ricerca comune attorno al fiume Arno, promossa da Le Murate Progetti Arte ContemporaneaMUS.EComune di FirenzeRegione ToscanaConsorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno, direzione artistica di Valentina Gensini.

Il Progetto Riva è realizzato in co-progettazione e con il contributo del progetto Sensi Contemporanei nell’ambito dell’accordo di programma quadro tra Regione ToscanaMibact Direzione Generale Cinema e Agenzia per la Coesione Territoriale.

 Il progetto di Studio ++, collettivo d’artisti composto da Fabio Ciaravella, Umberto Daina e Vincenzo Fiore, si basa su tagli mirati della vegetazione spontanea che cresce nei pressi dell’Arno, sfruttando le tecniche impiegate per il mantenimento degli argini. Due diverse azioni creano aree differenti: “parterre” geometrici divisi in quattro sezioni trasversali e veri e propri muri di vegetazione spontanea. Il risultato è un disegno ispirato alla tradizione del Giardino all’Italiana, con par­ticolare attenzione al modello dei Giardini dei Semplici. La vegetazione che emerge è costituita dalle piante spontanee della riva del fiume, che, grazie a questo metodo di “sottrazione”, si manifestano in tutta la loro inaspettata biodiversità. L’aggettivo “terzo” richiama la metafora del paesaggista Gilles Clèment che spiega come la vegetazione abbandonata presente nei “residui dell’organizzazione razionale dell’uomo” sia un’importante riserva di biodiversità e potenziale evolutivo. Il Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno contribuisce al progetto in qualità di ente tecnico-operativo al quale, in collaborazione con il Genio Civile della Regione Toscana, è affidata la manutenzione ordinaria sugli argini e sulle sponde dell’Arno. Nel caso specifico lo sfalcio della vegetazione è effettuato dagli operatori del Consorzio con una frequenza maggiorata ed una modalità tale che permette comunque l’ispezione e la vigilanza ai fini della sicurezza idraulica ma contribuisce, al contempo, a rendere quella naturale banca di sedimenti fluviali vegetata una vera e propria opera d’arte.